Il progetto “Il Sacro e le Acque” nasce dalla collaborazione dell’Ecomuseo del Paesaggio Orvietano (EPO) con l’Ecomuseo del Vanoi (EDV), con l’obiettivo principale di dare forma al sacro unito all’acqua, partendo dalla ricerca e dalla documentazione, per giungere alla creazione artistica, avendo come riferimento principale gli elementi del paesaggio locale e coinvolgendo gli abitanti del territorio e i suoi visitatori.
Il progetto coinvolge attivamente altre realtà del territorio nella quale si inserisce L’OFFICINA Imagination Lab di Monteleone D’Orvieto, un’associazione che ha l’obiettivo di stimolare la creatività, animare scambi di esperienze e conoscenze e tessere legami fra comunità e culture.
L’OFFICINA, In questi giorni sta conducendo un’intensa attività che coinvolge artisti e artigiani sul territorio e che porterà alla realizzazione di un evento ed una mostra in programma per primi di luglio 2023.
La ricerca sul patrimonio
La fase di studio e ricerca sul patrimonio è articolata su due filoni tematici, interessando il territorio ecomuseale (8 comuni del medio-alto orvietano):
- una ricerca-indagine illustrativa-descrittiva dei luoghi e dei beni culturali connessi al Sacro e l'Acqua, basata sul precedente lavoro di “Censimento dei beni materiali e immateriali dell’Ecomuseo”, condotta da un gruppo di esperti ecomuseali e che coinvolgerà gli abitanti locali.
- una ricerca immersiva-percettiva sugli aspetti più simbolici, intimi, spirituali e soggettivi, legati alla storia, all’essenza dei luoghi, dei siti e degli elementi patrimoniali più significativi. Questa parte della ricerca vede come principale interprete il giornalista, poeta e scrittore Nicola Dal Falco, artefice di una serie di racconti e appunti di viaggio che toccano i molteplici volti del sacro e dell’acqua, facendone emergere gli aspetti più nascosti, profondi e legati al mito.
La rilettura artistica
L’attività di ricerca insieme all’esperienza di contatto con i luoghi del sacro e l’acqua, hanno costituito la base e la fonte di ispirazione per lo sviluppo della parte artistica, condotta dall’Officina Imagination Lab, e ben rappresentata dalle parole della sua fondatrice, Rosenda Arcioni:
“Per far si che fonti, sorgenti, fiumi e tradizioni tornino ad irrigare il nostro paesaggio interiore, con l’intento di dare forma al sacro, abbiamo invitato anime creative al fine di rispondere, ciascuno con la propria arte, alla questione del come rappresentare il sacro relazionandosi con l’elemento fisico e simbolico che è l’acqua nelle sue varie forme, prendendo in considerazione l’identità del territorio.”
In dettaglio, sarà prodotta un’opera corale profondamente radicata nel paesaggio e al contempo portatrice di universalità, che si articolerà in due tempi:
- un evento, previsto per il 1° luglio 2023, che includerà un cammino di rievocazione della sacralità di un luogo (il Santuario Antico dei Cetacei di Bargiano – Allerona), unito a letture dei testi di Nicola Dal Falco, all’installazione corale creata dal gruppo creativo e alla performance di danza contemporanea di Francesca Arcuri
- una mostra collettiva, in programma dall’8 luglio 2023 a L’OFFICINA Imagination Lab (San Lorenzo di Monteleone d’Orvieto), in cui lo spettatore traverserà una soglia del sacro per entrare in un’esperienza sensoriale alla scoperta delle opere di Martina Biancarini, Giorgia Capoccia, Nicola Dal Falco, Valeria Pierini, e Simona Stollo.
Partecipano al progetto:
Coordinamento Generale
- Massimo Luciani, Coordinatore dell’Ecomuseo del Paesaggio Orvietano. Si occupa del coordinamento e la supervisione generale del progetto “Il Sacro e le Acque”, nonché di mappatura, documentazione e archivio del patrimonio.
La Ricerca sul Patrimonio - immersiva/percettiva:
- Nicola Dal Falco, scrittore, giornalista, poeta. Per “Il Sacro e le Acque” si occupa della Ricerca Immersiva Percettiva. Il suo racconto trae origine dai luoghi più significativi del territorio per affondare nello spazio aperto del sapere, della cultura, della legenda e del mito e mettere in luce il pensiero e il sentimento più profondo dell’animo umano.
La Ricerca sul Patrimonio - illustrativa/descrittiva:
- Fiorenza Bortolotti, architetto, membro del Comitato di Orientamento dell’Ecomuseo, coadiuva le attività di cooperazione tra l’Ecomuseo del Paesaggio Orvietano e l’Ecomuseo del Vanoi e coordina la ricerca e l’indagine illustrativa-descrittiva.
- Enrico Petrangeli, antropologo, membro del Comitato di Orientamento dell’Ecomuseo, è responsabile scientifico della ricerca illustrativa-descrittiva.
- Riccardo Testa, architetto, educatore ambientale, membro del Consiglio Direttivo di EPO, collabora alle attività di ricerca.
La Rilettura Artistica
- Rosenda Arcioni, artista e terapeuta, fondatrice di L’OFFICINA Imagination Lab, contribuisce al progetto “Il Sacro e le Acque” con la concezione e la coordinazione dell’evento e della mostra, lavorando in stretto contatto con gli artisti.
- Francesca Arcuri, danzatrice, insegnante di Yoga, di meditazione e di movimento, per il progetto “Il Sacro e le Acque” si esibirà a Bargiano con una performance chiamata:
“Canta la Balena, eco dell’anima, eco del corpo”.
- Martina Biancarini, giovane videografa formata all’Accademia di Belle Arti di Viterbo, contribuisce al progetto “Il Sacro e le Acque” testimoniando con un documentario del processo di realizzazione dell’evento e della mostra.
- Giorgia Capoccia, professionista dell’audiovisivo e in parallelo della pratica tessile da circa otto anni,
per “Il Sacro e le Acque” ha lavorato al tempo e allo spazio come tessuto, tessuto come archivio tattile di materie e di pensieri, di saperi e di storie, con tessitura e pojagi, utilizzando anche i vimini.
- Valeria Pierini, artista fotografa umbra, laureata in comunicazione di massa, con all'attivo anni di insegnamento della fotografia, incontri, laboratori, esposizioni e pubblicazioni, per “Il Sacro e le Acque' ha realizzato una mappa che chiama “Pelagenio”, nata dal mare.
- Simona Stollo, ceramista formata presso lo studio di Joanna Howells in Galles, per il progetto “Il Sacro e le Acque” ha ricercato ispirazione nel microcosmo del suo mondo interiore e nel macrocosmo del territorio per esprimere e concettualizzare la tridimensionalità delle sue idee ed emozioni.
- Irma Zaganella, cestaia ed esperta nell’arte dell’intreccio dei vimini, ha collaborato alla realizzazione delle opere artistiche di Giorgia donando il proprio sapere e la passione per l’intreccio.